MAI PIÙ UN ALTRO ALFIE
 Ieri mentre si riconciliavano due mondi di guerra, rimaneva in trincea un paese chiamato “reale” contro un semplice piccolo bambino…
A chi fa paura un bambino…?
Fa paura a chi teme di perdere il trono il potere, anche Erode temette questo perciò fece una strage.
Temono di perdere il duello tra il dio denaro e il Dio della vita .
Perché sappiamo bene che si svilisce la grandezza della sacralità della vita solo se hai reso sacra indegnamente quella di mammona.
 
Sia benedetto Dio che ci ha rivelato la vera regalità dell’agnello : offrire la gola .
…solo questo ha salvato il mondo, per questo Alfie ha potuto mostrare la forza di smuovere il mondo in questi giorni…e salvare molti cuori…offrendosi come un innocente agnello..
…la grande onda di preghiera che ha contagiato la terra di Pietro, ha riscoperto che sul tema della vita saremo sempre pronti ad alzarci in piedi, ogni volta che verra’ minacciata, umiliata o negata.
Per questo un esercito di semplici e potenti ha digiunato, si e inginocchiato , ha raccolto firme, vegliato, fatto suppliche e voti, pianto e sperato nel cuore della notte, ma nulla e’ stato vano se questa battaglia rimarrà il fronte da cui continuare a ripetere che non dovrà più esserci un altro Alfie .
Quando sono scosse le fondamenta il giusto che cosa può fare…il Signore scruta i giusti ma il Signore scruta anche gli empi …siamo chiamati a contemplare un mistero grande, non quello della morte in se..tutti siamo chiamati a morire al cielo, ma a chiederci come mi troverà sorella morte quando verra’ a bussare alla mia porta.
Il cristiano legge nei fatti della storia per questo si interroga sui segni e questo tempo e’ stato un segno, una parola di Dio per tutti.
Ecco il Signore passa nella vita degli uomini e miete come l’agricoltore, separa, ammassa e brucia….
Per non rendere vana la croce di Cristo siamo chiamati a non opporci al male.
Questo e’ il contrario di quello che fa il mondo.Ma a noi e’ stato rivelato un bene più grande e confidiamo che dal male spesso Dio trae un Bene che sempre e ‘ finalizzato a salvare quante più anime possibili affinche’ non rimangano vittime dell’inferno.
Questo fatto ci dia di vedere i cieli aperti con le schiere di angeli che cantano e giocano come sta facendo Alfie adesso che e’ volato dritto in paradiso.
Ci dia di vedere l’imperscrutabile disegno di Dio che tutto vuole finalizzare al bene, che tutto dalle tenebre volge alla luce, dalla morte alla vita…
Alfie ci saluta di sabato…nel tempo pasquale…ci invita ad alzare gli occhi al cielo e certamente ora conosce ogni nostro volto e l’amore con cui ha sentito sospingere la sua vita sotto la forza oceanica di un popolo in preghiera…ci saluta nell’aria di primavera che annuncia il risveglio di ogni creatura, ci saluta vegliando sul suo papa’ giovane ragazzo coraggioso che ha restituito al mondo l’identità vera del padre, sapendo bene che se e’ stato così determinato e forte e’ perche dietro ha avuto una grande donna come sua madre.
La potenza esplosiva dell’amore che si manifesta nella famiglia ha trionfato di nuovo anche se schiacciata dall’ingiustizia del mondo, ma non vinta.
Ancora una mamma un papa’ uniti per il bene di un figlio e forti per difendere l’unico bene che feconda la terra : dare la vita, difendere la vita sempre, amare la vita dal suo concepimento alla morte naturale.
 
Roma, 29 aprile 2018
 
 
                                                                                                                           IL PRESIDENTE
                                                                                                                             Giusy D’Amico

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