COMUNICATO STAMPA

Ass.ne NON SI TOCCA LA FAMIGLIA "In VENETO . Centro regionale per il cambio di sesso. Definita : " Scelta di civiltà" .

Giusy D'Amico: Il governatore del Veneto avalla la realizzazione del centro regionale per il cambio del sesso, e la definisce “una scelta di civiltà”.

                                                       COMUNICATO STAMPA

Non Si Tocca La  Famiglia: “in Veneto Centro regionale per il cambio di sesso. Definita scelta di civiltà” .
Giusy D’Amico: ” Il governatore del Veneto avalla la realizzazione del centro regionale per il cambio del sesso, e la definisce “una scelta di civiltà”.

In Veneto, contrariamente ai passi indietro compiuti dall’Europa sulle transizioni di sesso definisce   “scelta di civiltà” un provvedimento su cui è assolutamente necessario venga operata la massima prudenza e responsabilità.

Lo dichiara Giusy D’Amico presidente dell’associazione Non Si Tocca la Famiglia, sottolineando che la politica di partiti che rappresentano l’Italia in parlamento, deve fare molta attenzione a cadere in posizioni tanto sbilanciate dal punto di vista del dibattito nazionale e internazionale in atto sul tema, e senza tenere conto di quanti hanno votato questo o quel partito, non di certo per vedere attuate linee politiche tanto dubbie e divisive.

È consapevolezza acquisita in moltissime realtà associative, scientifiche, educative, – prosegue D’Amico – il danno che ha provocato propagandare tesi senza fondamento scientifico sul gender, volte ad incoraggiare strade difficili e invasive come cambiare sesso, scelta per cui, molti denunciano vite distrutte, e non possono più tornare indietro.  Perlopiù questo condizionamento di tipo culturale investe i bambini e giovanissimi in quello che anche qui in Italia è definito come un contagio sociale ormai. Come si fa a non essere informati ad esempio sull’aumento vertiginoso di ragazzini con disforia di genere curati con farmaci altamente invasivi e che bloccano in modo innaturale la pubertà? Come tutto questo ad esempio trova anche radici nella propaganda sui media e nelle scuole a firma di noti influencer.”

Conclude D’Amico “La classe politica deve avere a cuore la salute fisica e mentale dei cittadini tutti e non può non sapere quanto sia grave medicalizzare bambini sani, bloccando loro la crescita per decidere da grandi chi vorranno essere. Nel mese di ottobre è stato lanciato e sottoscritto in Italia un Manifesto Europeo promosso da Francia e Belgio per denunciare i gravi rischi della propaganda gender su bambini e ragazzi, soprattutto sui media e nelle scuole, e già firmato da numerosissimi medici docenti, giornalisti.Invitiamo il governatore del Veneto a fare un passo indietro soprattutto per proteggere la fase più delicata di bambini e ragazzi nell’età dell’adolescenza che ricordiamo è già, di per sé, una transizione naturale. Bloccarla significherebbe medicalizzarla rendendo il processo di crescita innaturale e dagli esiti ancora incerti”.

Roma 10 marzo 2023

                                                                       Ufficio Stampa