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ARTICOLO DI RISPOSTA AGLI STUDENTI CHE CONTESTANO LE OSSERVAZIONI DELL’ASSOCIAZIONE NON SI TOCCA LA FAMIGLIA

Movimenti pro-life contro la carriera alias al liceo Vian

Il 2 maggio si è tenuta l’assemblea d’istituto degli studenti del Liceo Scientifico
Statale Ignazio Vian.
Come Associazione abbiamo segnalato diversi punti di criticità sul come si è svolta la
comunicazione, la proposta, e le modalità con cui proporre l’adozione della Carriera
Alias
GLI STUDENTI SCRIVONO
I rappresentanti d’istituto degli studenti scrivono che in data 26 Aprile era stata
pubblicata
sul sito ufficiale del liceo una circolare, come scritto nel documento
stesso, secondo cui la comunicazione data, era valida come avviso alle famiglie.
Lo studente Simone Montori cita il D.Leg 297/94, secondo cui l’assemblea d’istituto
costituisce occasione di partecipazione democratica degli studenti. L’istituzione
scolastica ha potere d’intervento solo nel caso di violazione del regolamento o in caso
di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

Il dato che sia “occasione di partecipazione democratica non significa che le assemblee non debbano
attenersi alle regole dell’istituzione scolastica in cui si svolgono e che non debbano essere orientate
alla “formazione culturale e civile degli studenti, non sono incitamento finalizzate a propaganda di
parte.
L’Assemblea non può che attenersi alle indicazione del regolamento che, a sua volta, non può non
essere coerente con i principi del pluralismo, del rispetto di tutti, della promozione e non del
condizionamento della personalità degli allievi.
Tra le disposizione regolamentari non può non esservi che “la partecipazione di esperti di problemi
sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire
nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto”
Consiglio di istituto dove siedono i rappresentati dei docenti, dei genitori, degli studenti e del
personale ATA. (articolo 13.6 del Decreto Legislativo 297 – 1994)

Art. 13 – Assemblee studentesche
1. Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di
partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in
funzione della formazione culturale e civile degli studenti.
6. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro,
può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici,
indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta
partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto.

1. L’assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in
visione al consiglio di istituto.

GLI STUDENTI DICONO
Il consenso preventivo informato da parte dei genitori- scrivono gli studenti- a cui si
fa riferimento attraverso la nota del MIUR del 20-11-2018, è valido solo per quanto
concerne le attività riguardanti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
L’assemblea d’istituto, configurandosi come luogo di confronto democratico degli
studenti e prevedendo l’interruzione delle attività didattiche, non è in alcun modo
vincolata a tale nota.

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

Il dato che la nota del MIUR sia riferita per la gran parte al Piano Triennale
dell’Offerta formativa, non significa che non dia disposizioni puntuali in ordine a tutte
le attività che si svolgono nella scuola.
Infatti fa esplicito riferimento a: “la partecipazione a tutte le attività che non rientrano
nel curricolo obbligatorio,
ivi inclusi gli ampliamenti dell’offerta formativa di cui
all’articolo 9 del D.P.R. n. 275 del 1999, è, per sua natura, facoltativa e prevede la
richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni, o degli stessi se
maggiorenni. In caso di non accettazione, gli studenti possono astenersi dalla
frequenza.
Al fine del consenso, è necessario che l’informazione alle famiglie sia
esaustiva e tempestiva.
A questo comma faceva riferimento la presa di posizione dell’Associazione “Non si
tocca la famiglia” in quanto ritiene che l’assemblea degli studenti rientri precisamente

in attività “facoltative che ampliano l’offerta formativa degli studenti e non rientrano
nel curricolo obbligatorio”.

GLI STUDENTI DICONO
La frase ‘Quanto alla votazione per decidere dell’introduzione della carriera Alias,
avvenuta in modo affrettato, senza che gli allievi avessero il tempo di discuterne con
i propri adulti di riferimento’ è il massimo esempio che va a spiegare la frivolezza con
cui è stato scritto tale articolo.
Come scritto all’interno del regolamento d’istituto, questo stesso può essere
modificato esclusivamente dal Consiglio di Istituto e non dall’assemblea degli studenti
che, invece, può solamente votare una mozione da presentare successivamente al
consiglio d’istituto.
La discussione, avvenuta precedentemente all’interno del comitato studentesco del
21 Aprile e la pubblicazione della circolare per la convocazione dell’assemblea,
pubblicata il 26 Aprile, sono la dimostrazione del fatto che ‘il tempo di discuterne con
i propri adulti di riferimento’ c’è stato!

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

Come Associazione abbiamo ricevuto testimonianze da parte di diversi genitori, che i
propri figli non avevano partecipato al comitato studentesco quindi non potevano
averne parlato successivamente in famiglia.
Nella stessa circolare del 26 aprile non era chiaro l’argomento che sarebbe stato
trattato, per di più a pochi giorni dal 2 maggio, giornata di svolgimento
dell’assemblea stessa.

GLI STUDENTI SCRIVONO

Il discorso delle sentenze del giudice non è collegato alla carriera alias, poichè
quest’ultima ha una validità esclusivamente interna al singolo istituto, volta a creare
un ambiente di vita migliore per tutte le persone in transizione di genere o non
binary.

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

La scuola è autonoma non autarchica né extraterritoriale, per cui può esercitare la
propria autonomia nel contesto delle leggi vigenti. Ora non si trova nessuna
disposizione legislativa che autorizzi, nemmeno gli uffici anagrafici competenti, a
cambiare i dati anagrafici di una persona se non previa una sentenza del giudice. La
motivazione apprezzabile ma generica di “creare un ambiente di vita migliore” non
può giustificare né autorizzare nessuna istituzione pubblica a trasgredire le leggi
vigenti.

GLI STUDENTI DICONO
In conclusione, per quanto concerne la distribuzione gratuita dei preservativi agli
studenti, non è stata di certo l’assemblea a spingere gli studenti verso ‘una
sessualizzazione precoce e indiscriminata’.

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

L’assemblea non può essere la sede per propagandare nessun prodotto, tanto meno
dei preservativi, che non rispondono alle esigenze, al compito e alle finalità educative
della scuola.
L’associazione reputa responsabili gli organizzatori dell’assemblea per la
distribuzione degli stessi, e soprattutto il Dirigente scolastico che avrebbe dovuto,
eventualmente, recepire in trasparenza il consenso dei genitori per autorizzare
preventivamente quanto accaduto.

DICONO GLI STUDENTI

L’età adolescenziale è il periodo di transizione da bambinə ad adultə, rendendo
necessaria un’informazione di tipo prettamente medico in relazione alla
contraccezione e alla diffusione di Malattie Sessualmente Trasmissibili.
I preservativi sono l’unico strumento ad oggi disponibile per prevenire la diffusione di
malattie evitando, inoltre, di dover ricorrere alla pratica dell’aborto che, seppur
rimanendo un diritto inalienabile per le donne, è pur sempre meglio prevenire.

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

I preservativi non sono, anzitutto, l’unico strumento disponibile per prevenire la
diffusione di malattie, e gravidanze indesiderate. Riteniamo che sia opportuna e
necessaria un’educazione affettiva che superi, per completezza formativa della
personalità, l’aspetto puramente meccanicistico di atti e rapporti sessuali, che vanno
compresi in una dimensione più ampia, non solo fisica ma pure psico – affettiva.
Per questo abbiamo denunciato la scelta di trattare argomenti così importanti e
delicati in modo univoco senza il necessario pluralismo culturale, per una
completezza informativa, tale da facilitare scelte libere e responsabili, senza
condizionamenti di parte.

DICONO GLI STUDENTI

Quindi, le accuse di ‘atti illeciti’ mosse contro l’istituzione scolastica e nello specifico
contro il Dirigente Scolastico prof. Danilo Vicca risultano essere, oltre che infondate,
diffamatorie nei confronti del Dirigente Scolastico stesso, al quale manifestiamo il
nostro più totale sostegno.

RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE AGLI STUDENTI

La nostra denuncia riguarda il dato che nessuna legge legittima l’istituzione scolastica
a procedere nella “carriera alias”. Non ha voluto interferire nell’individuazione delle
responsabilità personali, che spetta alla giustizia. Da genitori siamo più interessati e
legittimati a richiamare la comunità scolastica e tutte le sue componenti ad una
corretta osservanza del patto di corresponsabilità educativa, richiedendo il rispetto
degli adempimenti che non mortifichino ma arricchiscano l’alleanza, tra scuola e
famiglia.

Roma 3 giugno 2022