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Dall'ospedale Careggi di Firenze , accesi i riflettori sui bloccanti della pubertà.

Non Si tocca la Famiglia in prima linea sul grande abuso a danno dei minori. Di Giusy D'Amico

Dall’ospedale “Careggi” di Firenze , accesi i riflettori sui bloccanti della pubertà.
Non Si tocca la Famiglia in prima linea sul grande abuso a danno dei minori.

Di Giusy D’Amico

Il caso dell’ospedale Careggi di Firenze,
sollevato da un’interrogazione parlamentare del senatore Maurizio Gasparri, rivolta alla presidenza del Consiglio e al ministro della Salute Orazio Schillaci, ha finalmente aperto un varco significativo dentro un mondo pericoloso, pieno di sabbie mobili e che da due anni tentiamo di mettere in luce come Associazione Non si tocca la Famiglia insieme agli amici dell’Osservatorio di Bioetica di Siena. 

 

Ricordiamo che in questo ospedale vengono somministrati i bloccanti della pubertà senza  accompagnamento psichiatrico e psicologico, questo e molto altro metterà finalmente in luce, le vere intenzioni di un mondo che lavora in modalità sommersa e che fa gli interessi di grandi case farmaceutiche dove il mercato occulto di propaganda più o meno esplicita su questo tema, ha creato un grande contagio sociale il cui  indotto è sterminato , e che usa bambini e ragazzi per incrementare  fatturati da capogiro. 

 

I bambini accompagnati in questi centri di riassegnazione sessuale da famiglie disperate alle quali viene detto che meglio un figlio trans che un figlio suicida, sotto questa subdola forma di ricatto, viene incoraggiato il blocco della pubertà, rendendo genitori e bambini vittime di un sistema che oggi agisce senza analisi approfondite, su quali siano i veri danni che tali somministrazioni causano nella crescita di bambini e  ragazzi con disorientamento identitario.

Il dibattito è aperto perché in troppi ormai si stanno interrogando nel mondo scientifico sui rischi e pericoli connessi a queste che sono cure invasive, se ne stanno finalmente occupando anche la politica, la cultura, il mondo televisivo e quello dell’associazionismo cui fanno capo anche i genitori di GenerazioneD che in anonimato si sono uniti per sostenersi in questa drammatica realtà, dato che il politicamente corretto non consente di uscire allo scoperto. 

 

Sono proprio loro protagonisti di una lunga indagine uscita su Panorama la scorsa settimana

La somministrazione del farmaco chiamato Triptorelina, autorizzato erroneamente nel 2019 dall’Aifa, blocca in tantissimi bambini e ragazzi, un processo naturale come quello della preadolescenza e dell’adolescenza, rinviando il tempo in cui definire il proprio genere sessuale, che al momento delle cure è ritenuto incerto. 

L’errore commesso dall’AIFA (ricordiamo per onore alla verità che l’unica che si oppose fu Assuntina Morresi) è lo stesso che ha indotto recentemente la chiusura della clinica Tavistock di Londra, dove avvenivano operazioni di riassegnazione sessuale, e in seguito alle quali sono scattate centinaia e centinaia di denunce, da parte di genitori disperati che hanno vista rovinata la vita dei propri figli. 

 

E’ naturale la confusione identitaria nel periodo puberale, pian piano può rientrare nell’età più adulta, come accade nell’80% dei casi soprattutto con la cura e l’accompagnamento più o meno sistematico, da parte di genitori, adulti e/o professionisti di riferimento capaci di seguire il percorso di passaggio dall’adolescenza all’età matura. 

Purtroppo l’assunzione di farmaci che bloccano la pubertà, induce forzatamente l’interruzione quel processo di costruzione del sé, dove da parte degli adulti sarebbe opportuno agire in base ad un rigoroso principio di precauzione visto che si ha a che fare con dei minori.

Stiamo parlando di bambini! 
Parliamo della vita di ragazzi che incorreranno in danni irreversibili! 

È nostro dovere denunciare le conseguenze di questi atti le cui conseguenze ad oggi non sono state ancora accertate, ma individuate da molti specialisti come gravi, in ordine al possibile rischio di sterilità, osteoporosi, e depressione… 
Siamo in mancanza di dati aggiornati e certi nel nostro paese, dove non vi è ancora una seria discussione scientifica sulle ricadute per la salute psico-fisica di bambini e ragazzi.
Molti paesi europei ormai, tornano indietro da decisioni gravissime come queste e in Italia non sono pochi coloro che hanno denunciato tutto questo. 

L’ esecutivo della Società Psicoanalitica Italiana, ha espresso grande preoccupazione e forti perplessità nei confronti di questo trattamento, noi abbiamo diffuso e aderito come Italia al Manifesto Europeo,
lanciato da Francia e Belgio sul contagio sociale che tutta la propaganda trans sta avendo sulle piattaforme social e di come il blocco della pubertà sia un rischio da denunciare, abbiamo raccolti consensi quest’anno anche da nazioni come l’Ungheria, la Polonia, ha aderito anche la Repubblica di San Marino, siamo in trattative con altri paesi per costituire un fronte europeo compatto e dichiarare un convinto e motivato no su quello che è ad oggi un abuso sui minori e un ricatto psicologico nei confronti di famiglie disperate. 

Il primo marzo su invito di associazioni Ungheresi in linea con i nostri obiettivi, saremo a Budapest per condividere finalità comuni in difesa dei bambini e della famiglia. 
Siamo fiduciosi che anche la pressione lanciata dalla nostra Associazione per fermare i bloccanti della pubertà con una recentissima petizione, possa rappresentare una delle tappe di un percorso che su base scientifica interrompa questo abuso. 
Ci consola il fatto che fondazioni scientifiche iniziano ad esporre forti perplessità, attualmente è coinvolto anche il comitato nazionale di Bioetica, e il mondo femminista ormai è dichiaratamente contro questo errore epocale che presto verrà denunciato come uno scandalo sanitario. 

Abbiamo voluto tradurre il trailer di un video che spiega molto del grande traffico che sta alla base di questo mercato di esseri umani e del quale vi invitiamo alla visione. 

Per approfondire:
VISITA IL SITO E FIRMA 👇
www.accompagnareibambini.it

https://www.spiweb.it/la-cura/disforia-di-genere-il-comunicato-del-presidente-s-thanopulos-12-01-23/

https://www.observatoirepetitesirene.org/

Roma 10 febbraio 2024

                                            La Segreteria