AD ARICCIA TRADITA L'ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA /FAMIGLIA 18.1.2023

AL TEMPO DEI GENITORI "SENTINELLA". Puoi essere un genitore attento, ma la scuola ti ignora

Ad Ariccia, tradito il patto di alleanza educativa tra scuola e famiglia.

AD ARICCIA TRADITA L’ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA /FAMIGLIA  18.1.2023 

 AL TEMPO DEI GENITORI “SENTINELLA”. Puoi essere un genitore attento, ma la scuola ti ignora. 

Ad Ariccia, tradito il patto di alleanza educativa tra scuola e famiglia. 

I genitori che in questi giorni si erano mobilitati per sorvegliare adeguatamente le proposte che la scuola offriva ai propri figli, avevano scoperto e denunciato che il film in programma per oggi (su cui non solo non erano stati assolutamente informati, e per la visione del quale non era stato loro richiesto alcun consenso informato preventivo) non era assolutamente adeguato per i bambini. 

Stamattina nonostante avessero avanzato puntuali istanze  al dirigente sotto varie forme, hanno dovuto constatare il totale disinteresse da parte della dirigenza , nel porre rimedio a quanto era accaduto e su cui si potevano attivare diverse soluzioni per sostituire la pellicola di oggi con un’altra proposta, oppure sospendere la proiezione odierna e rinviarla per avere tempo di ideare un’iniziativa alternativa, che avrebbe accontentato tutti. 

Evidentemente non sarebbero stati accontentati i promotori che hanno voluto proprio questo film e non altri. 

La proiezione si sta regolarmente svolgendo senza che sia stata diramata alcuna circolare di scuse a tutti i genitori della scuola, (dato che la stessa non ha comunicato il titolo del film e il suo contenuto , e non  sono state richieste le autorizzazioni dovute) non è stato sostituito il film con un’altra protezione, così  le famiglie hanno opportunamente astenuto i propri figli, peccato che astenersi per loro oggi, equivale ad essere stati costretti ad un’ assenza registrata, e vedere negato il loro diritto allo studio. 

Si perché a fronte di un’ora e mezza di film, certamente è ingiusto e discriminatorio far perdere  ore preziose di didattica, previste per la giornata odierna, senza neanche stabilire la presenza di un docente a scuola che avrebbe dovuto svolgere un’attività alternativa, per quei bambini che non si avvalevano della visione di un film estremamente critico e su cui i genitori avevano espressamente manifestato le proprie obiezioni. 

È singolare notare come il film mirava alla inclusione di tutti i bambini e alla non discriminazione. 

Ma poi di fatto nella realtà la scuola ha discriminato un gruppo di bambini le cui famiglie avevano il diritto di esprimere il proprio dissenso e di vederlo accolto nella possibilità di una via alternativa condivisa preventivamente. 

È altresì singolare che vi sia stata una telefonata della dirigente alla rappresentante di classe che all’apparenza aveva mostrato grande disponibilità all’ascolto assumendosi le responsabilità delle inadempienze compiute rispetto alla comunicazione, e alla ricezione di autorizzazione da parte dei genitori che anche volendo immaginare una scuola in futuro si assumerà la responsabilità di comunicazioni più trasparenti, di fatto oggi ha tradito la fiducia di quei genitori che speravano di veder accolte le proprie istanze. 

È una giornata triste per quei genitori, per la democrazia e per il buon senso che le istituzioni hanno negato, tradendo il  Patto di corresponsabilità educativa, che sottoscrive con la scuola al momento dell’iscrizione dei propri figli. 

Ricordiamo che il film non era assolutamente adeguato alla fascia di età dei bambini a cui si rivolgeva, proprio perché finalizzato alla trattazione di un rapporto lesbo e con riferimento all’omogenitorialità, i bambini non colgono contenuti tanto complessi, perché vivono di categorie semplici e che in questa fascia di età sono legate a legami di affetto e simpatia con i pari e con le figure adulte di riferimento, senza che tutto questo venga inquinato da dubbi esistenziali sulla percezione dell’identità propria e altrui . 

La scuola si è fatta sempre garante di un clima di accoglienza verso qualunque tipo di diversità ma sempre deve tener conto delle sensibilità che in essa si esprimono e del rapporto che tra scuola e famiglia, deve veder rispettato il primato educativo dei genitori sancito da diversi trattati internazionali, oltre che dalla nostra Costituzione. 

I genitori avevano preventivamente depositato all’Ufficio Protocollo la richiesta di consenso informato preventivo nel quale viene Appunto citata la nota Miur del 2018 che prevede che a fronte di attività di natura extracurricolare i genitori debbano essere preventivamente informati e in caso di dissenso venga offerta ai loro figli un’attività alternativa. 

Ecco tutto questo non è avvenuto e il senso di frustrazione di quanti hanno creduto nell’istituzione scolastica, oggi è davvero alto. 

Per dovizia di particolari ricordiamo insieme i fatti. 

Il 9 gennaio u.s. alcuni genitori ci  scrivono e riferiscono che la rappresentante di classe segnalava via messaggio WhatsApp, che il 18 gennaio i bambini si sarebbero recati al cinema per la visione del film ” La vera storia di Buzz” con la richiesta di €4 per il biglietto del cinema.

Come molti sanno, la proiezione tratta argomenti eticamente sensibili e delicati,  per la coscienza morale di molte famiglie, specie straniere. Ci chiediamo come questo si accordi con la conoscenza e il rispetto della nostra Costituzione, che è il cuore dell’insegnamento dell’Educazione Civica, e con la volontà espressa nel Ptof della scuola di includere gli allievi stranieri.

I genitori nell’apprendere questa comunicazione chiedono ulteriori spiegazioni alle docenti di riferimento: sul titolo del film, su quando era stato deciso di condurre i bambini al cinema e con quali finalità era stato pianificato tutto l’iter; le stesse  dichiaravano di aver appreso della proiezione del film in un lunedì pomeriggio di novembre, dedicato alla progettazione di classe, ma non erano in grado di fornire altre indicazioni su quando questa proposta fosse stata approvata, e votata nei vari organi collegiali competenti. 

Qualcuno dichiarava che forse era stato assente in quelle circostanze, ma che non conosceva i dettagli della proposta.

Non erano state offerte preventivamente, tutte le info possibili del caso, di cui invece deve farsi carico la scuola. Acquisire quindi il consenso informato preventivo che qui da noi in Italia è uno strumento di libertà educativa di grande valore democratico. 

Così abbiamo mandato, come equipe scuola Non si Tocca la Famiglia, una mail al Dirigente Scolastico chiedendo chiarimenti punto per punto.

La dirigente dopo aver visto giungere presso l’ufficio protocollo diverse richieste di consenso informato preventivo sottoscritto da alcuni genitori ha contattato la rappresentante di classe le ha mostrato un atteggiamento aperto o rispettoso va di fatto tutto questo si è tradotto in un disinteresse che ad oggi ha condotto lo stesso alla proiezione del film e alla sospensione di quei bambini che hanno perso un giorno di scuola ore preziose di Didattica e la fiducia in una istituzione capace di accogliere e far crescere un dialogo costruttivo e fattivo. 

Roma, 18 gennaio 2023  

                                                      LA SEGRETERIA