ARTICOLO

Il 25 marzo si è svolta la seconda tappa dei tre appuntamenti:
Sulle orme della vita.

di Giusy D'Amico

Il 25 marzo si è svolta la seconda tappa dei tre appuntamenti: Sulle orme della vita.
Un format voluto dalle vicarie di Anzio e Nettuno per sostenere la cultura della vita, promuoverla in ogni ambito e parlarne alle nuove generazioni, perché conoscano – in un momento storico in cui l’esistenza umana viene svalutata e avversata in tanti modi – la
bellezza e la grazia che ogni nascita porta invece con sé.
Tre sono gli incontri pensati per sostenere la vita nascente, la più fragile e minacciata; quindi, le donne che affrontano una gravidanza difficile: dubbiose, impaurite, forse abbandonate da chi dovrebbe star loro vicino, ma non da noi che – come tanti altri volontari – ci spendiamo affinché nessuna si trovi davanti all’opzione terribile di sopprimere il bambino che porta in grembo per mancanza di sostegno affettivo ed economico.

Si parla tanto di diritti delle donne, ma mai del loro diritto di conoscere per tempo le conseguenze psicologiche e morali di un aborto volontario, la terribile ferita che esso comporta. Per questo, nel corso del primo appuntamento, svoltosi nel teatro della parrocchia di
Sant’Anna a Nettuno, è stato proiettato il film Unplanned, introdotto dal saluto di Federica Picchi, fondatrice della Dominus Production, la società che ha distribuito la pellicola in Italia. Il film, di grande impatto emotivo, narra la storia vera di Abby Johnson, una dirigente della Planned Parenthood, potentissima organizzazione abortista statunitense, che si converte alla causa pro-vita, dopo aver partecipato direttamente all’esecuzione di un aborto. 

Si è trattato un momento di grande impatto emotivo, che mostra cosa significhi realmente per chi abortisce sopprimere una vita indifesa e quali siano gli intrecci tra aborto, denaro e potere. Abbiamo rinunciato al dibattito, previsto dopo la proiezione, per lasciar spazio nella coscienza dei presenti alle sensazioni e alle riflessioni che il film suscita in chi lo vede, con il proposito di condividerle successivamente nell’ultimo incontro.

Il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, si è tenuto il secondo appuntamento. Nel corso di una Messa toccante e intensamente partecipata, abbiamo ricordato come la Redenzione di Cristo sia stata resa possibile anche dal “Fiat” di Maria. La celebrazione si è conclusa con una benedizione speciale per le mamme e il dono di una scorta di pannolini offerta da don Carlos, il parroco.

Di seguito, la mamma di tre figli, Fiorella, ha raccontato di come un aborto spontaneo a cinque mesi di gravidanza – un grande dolore che la donna ha offerto a Dio – sia stato per lei l’origine di un compito: quello di raccontare la bellezza di una vita sorretta dalla speranza cristiana. Anche la morte di un figlio, se accompagnata dalla certezza di una vita immortale per lui nel cielo, può diventare fonte di grazia! In questo modo, Fiorella offre conforto a chiunque abbia perso un figlio e soprattutto la sua testimonianza – condivisa in forma di lettera aperta a donne in procinto di abortire – permette loro di ricevere una parola sul senso positivo dell’esistenza e sulla grandezza della missione di trasmettere la vita.

In questa circostanza, Giusy D’amico ha raccontato l’esperienza di Elisabetta (nome di fantasia): la donna, tentata di abortire, era stata intercettata un mese fa da Non si tocca la Famiglia tramite un’amica comune. Sorretta dalla nostra disponibilità a metterla in contatto, se avesse voluto, con il centro di aiuto alla vita di Anzio, dalle preghiere, da una messa, e dalla presenza, dopo qualche giorno, ci ha comunicato di aver deciso di tenere il bambino: è stata una grande vittoria della fede, che realmente produce miracoli. 

Il 3 aprile, nella parrocchia di San Giacomo, l’incontro con la Presidente del Movimento per la vita, Marina Casini, 
concluderà il percorso, che ci auguriamo accresca la cultura dell’amore alla vita, del servizio e della mutua collaborazione, perché nessuna donna esca vinta dal combattimento con la solitudine e con la paura.

Sarà l’occasione per festeggiare i 50 anni del Movimento per la vita e conoscere il bene che hanno generato in Italia i relativi centri di aiuto, compreso quello presente tra Anzio e Nettuno, che avremo il piacere di ospitare nel corso della serata. Vi aspettiamo numerosi. 

È obbligatoria la prenotazione a info@nonsitoccalafamiglia.org. 

Giusy D’Amico, 
Presidente dell’Associazione Non si tocca la Famiglia