Giusy D'Amico interviene
al Secondo Festival "L'Umano tutto Intero"
L'Educazione come Atto di Cuore e Passione. L'intervento di Giusy D'Amico
di Ufficio Stampa

L’Educazione come Atto di Cuore e Passione
Giusy D’Amico, presidente dell’associazione Non Si Tocca la Famiglia, partecipando alla 2 giorni del
del Secondo Festival “L’Umano tutto Intero” ci guida in una riflessione profonda e appassionata sul ruolo fondamentale delle famiglie e delle scuole nell’educazione dei giovani. In un contesto di sfide educative e culturali, Giusy ci invita a riscoprire l’educazione come un atto di cuore, passione e testimonianza viva che può contagiare i ragazzi e accendere in loro un desiderio autentico di vita e di ideali.
Educare è un Atto di Cuore e Passione
Citando San Giovanni Bosco, Giusy D’Amico ci ricorda che “educare è cosa di cuore”. Non si può educare senza amare profondamente la vita e i giovani. L’educazione nasce dall’amore autentico, da una passione che traspare e contagia chi la riceve. I ragazzi osservano con attenzione come entriamo nella vita, con quale gioia e passione affrontiamo ogni giorno. Se questa felicità e passione emergono dal nostro vissuto, diventano un potente canale comunicativo che non ha bisogno di imposizioni o regole rigide.
Il Desiderio come Motore dell’Educazione
Quando un adulto riesce ad accendere il desiderio in un bambino o in un ragazzo, l’educazione si compie in modo naturale. Non serve imporre regole, perché il giovane seguirà volentieri chi ammira e invidia per la sua felicità e autenticità. I giovani, infatti, non si accontentano di beni materiali come uno smartphone o un paio di scarpe firmate. Essi hanno sete di ideali alti e di qualcosa che trascenda il presente.
“Se noi siamo per loro testimoni credibili assetati di eternità, quell’anelito passa attraverso di loro e li contagia.”
Il Ruolo della Famiglia: Suscitare una Santa Invidia
Giusy cita l’educatore Franco Nembrini, che propone una visione innovativa del ruolo dei genitori: non solo come dispensatori di regole, ma come modelli capaci di suscitare “una santa invidia” nei figli. I ragazzi dovrebbero desiderare di imitare i genitori per la loro felicità, per la bellezza del loro matrimonio e per la passione con cui vivono la vita. Questa esperienza di amore vero e duraturo, spesso criticata come bigotta o superata, è invece il cuore pulsante che educa e nutre i giovani, dando loro la forza di aspirare a un amore per sempre.
Il Contagio della Bellezza e della Vita: L’Esempio di Pupi Avati
Un esempio concreto di questo contagio di passione e bellezza è il grande maestro e regista Pupi Avati, che ha saputo trasmettere ai giovani l’amore per la vita e per le cose grandiose attraverso i suoi film. I progetti cineforum promossi dall’associazione Non Si Tocca la Famiglia nelle scuole utilizzano i film di Avati per far vivere ai ragazzi emozioni autentiche, capaci di farli piangere di gioia e di speranza. Questi progetti portano nella vita dei giovani famiglie felici e testimoni credibili, capaci di superare barriere come la disabilità e l’indifferenza, mostrando come ciò che sembra una privazione possa invece diventare un dono prezioso.
Una Rete Educativa per le Scuole
Da queste esperienze è nata una rete educativa che collabora anche con amici di Ditelo sui Tetti. Questa rete ha promosso una rassegna di buone prassi educative nelle scuole, offrendo un’alternativa concreta a progetti ideologici invasivi che confondono i ragazzi su temi delicati come il genere o l’ambiente. La rassegna punta a rispettare il primato educativo dei genitori, valorizzando la loro partecipazione e il loro diritto-dovere di difendere e trasmettere un bagaglio valoriale solido e autentico.
Il Primato Educativo dei Genitori e il Consenso Informato
Giusy D’Amico sottolinea con forza l’importanza di riaffermare il primato educativo dei genitori anche attraverso strumenti legislativi come il Disegno di Legge Valditara sul consenso informato. Questo provvedimento, recentemente entrato in commissione, rappresenta un passo fondamentale per garantire che le famiglie possano continuare a essere protagoniste nella formazione dei propri figli, in un’alleanza educativa con la scuola.
Conclusione: Scommettere sull’Umano e sull’Educazione
In un momento storico complesso, la sfida educativa richiede di scommettere sull’umano, sulla passione, sull’amore vero e sulla testimonianza autentica. Educare non è solo trasmettere conoscenze o regole, ma provocare un’attrazione, accendere un desiderio e accompagnare i giovani a scoprire la bellezza della vita e degli ideali eterni.
Il cammino è impegnativo, ma come ci ricorda Giusy D’Amico, se ci lasciamo contagiare da questa passione, possiamo trasformare il cuore dei ragazzi e costruire un futuro ricco di speranza e di valori profondi.


