LETTERA APERTA A Marco Cappato

EUTANASIA : se hai i soldi puoi morire all'estero, da solo, pagando pure il proprio aguzzino. Elena vittima innocente, convinta dagli ideologi del male, a togliersi la vita per non disturbare tutti, prima dell'arrivo di sofferenze insopportabili.

Un articolo di Giusy D'amico

Signor Cappato, 

la tua propaganda mortifera sta conducendo al macello tantissimi innocenti,  ammaliati solo dal tuo mestiere di Caronte con il quale stai traghettando nell’inferno coloro che nell’estrema debolezza sono convinti che solo uccidendosi potranno sopravvivere al dolore, dispensare i propri cari dal peso di condividere la sofferenza, cercando di morire meglio

Ecco l’inganno che vendi come verità.

Tutta fuffa.

Non c’è morte migliore.

Non c’è ” un meglio morire.” 

 Vendi fumo. La morte è la morte.

Quando arriva fa verità su ciascuno di noi, ci mostra chi siamo, dove andiamo, perché abbiamo vissuto e perché moriamo.

Tu stai distogliendo vergognosamente l’uomo dall’uomo nel momento più alto della verità sulla sua vita.

 E te la vendi bene la tua verità perché quei poveri disgraziati pagano pure per morire e pagano per morire nella solitudine e nel dolore, pur non avendone ancora fatto esperienza!

Capisci che stai istigando a morire chi è ancora vivo e ancora perfettamente lucido e cosciente?
Elena è la prova di come non stai cercando di sollevare una poverina immobilizzata nel letto, consumata dai dolori e in fase terminale, (così come raccontava all’inizio la tua ideologia)
e dove sapessi quanto amore sgorga dal cuore di chi assiste il proprio caro, perché li c’è la verità su ogni uomo non solo nel morente ma anche in tutti coloro che lo accompagnano.
Stai distruggendo l’ultimo momento in cui si schiude davanti a colui che muore, tutta la sua vita, su chi è e su chi è stato, quanto ha contato davvero per tutti coloro che lo hanno amato e lo amerebbero ancora di più fino alla fine dando un senso e una testimonianza ancora più viva e concreta del loro affetto vivificante, proprio nella sofferenza degli ultimi istanti.

Tu stai mutilando tutto questo.

Stai convincendo le masse impaurite ad andarsene prima, da sole, pagando per morire, e quindi celebrando la più ingiusta delle discriminazioni, muore solo chi può.

Chi può pagare.

Unico accompagnatore sei  solo te, che non sei affatto il salvatore dei poveri malati  depressi ai quali di certo non terrai la mano nell’ultimo istante, non piangerai con loro, non chiederai misericordia per loro presso il cielo, non bagnerai la loro fronte e non sussurrerai  parole di incoraggiamento sapendo che di questo si nutre un uomo nell’ultimo tratto della sua vita. Ma sei quello dei video in  camicetta celeste  pantalone beige e capello tattico disordinato, con cui ti fai vedere per fare  propaganda dei tuoi morti viventi, come Elena non ancora neanche disperata ma profondamente sola, ingannata e quindi convinta che per la sua vita e per i suoi cari, la morte sia l’ultima parola e l’unica soluzione, per sopravvivere all’idea di morire meglio .

Solo morire in Cristo è certamente migliore.

Tu non offri alcuna scelta migliore se non la sottile e mascherata disperazione da vendere sui social, con cui queste povere vittime salutano, indottrinate della tua ideologia, coloro che ascoltano .

Capisci cosa stai mostruosamente costruendo?

Una falsa libertà di cui ti vanti, e che vendi offrendo  catene  in contraccambio alla paura  di morire.

Hai una responsabilità epocale e sei ancora in tempo anche tu per cambiare rotta alla tua vita e salvarne a centinaia da questa corsa al massacro.

Ti sembrerà strano ma oltre che per le tue vittime,  pregheremo anche per te, perché ti tocchi la grazia e la tua anima scelga l’unica  verità che ci rende veramente liberi. Sei un figlio di Dio anche tu e meriti come ogni uomo,  che questa verità ti renda libero e profondamente uomo, e ti trasformi dal di dentro per essere ciò per cui sei stato pensato e creato.
Per la vita non per la morte.

Video saluto della povera Elena

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https://fb.watch/eHnrQO-fPi/

Roma 5 agosto 2022