ARTICOLO

L'elezione di Trump è stata una sberla sonora per tutte le sinistre mondiali.

"Tana libera tutti." Da un articolo di Giusy D'Amico.

 

“Tana libera tutti.”

Da un articolo di Giusy D’Amico. 

L’elezione di Trump è stata una sberla sonora per tutte le sinistre mondiali.

La Meloni è stata l’unica rappresentante a livello europeo a presenziare all’evento di insediamento del 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America, una roba non da poco …questo è sicuro.

Ciò significa che finalmente questo canale diretto con l’America da cui abbiamo importato tutti i detriti antropologici incarnati dalla cultura woke, potranno tornarsene da dove sono arrivati e avremo finalmente con questa apertura verso la realtà oggettiva delle cose, un ritorno alla dimensione di normalità e di linearità, ad esempio nel concepire le  differenze sessuali come quell’eredità naturale e meravigliosa da difendere , e non da azzerare per includere ipotesi innaturali sulla narrativa del corpo sbagliato da rifare e da medicalizzare,  compreso il ” guai a voi e a chi dice il contrario.”

Verità che non verranno più annacquate da quella narrazione globalista e relativista che vuole l’uomo un costrutto fluido, incolore, non ben identificato.

Vedremo valorizzate le identità e i percorsi giusti per costruirle e non più confonderle. 

Proprio domenica 19 gennaio abbiamo celebrato il decennale dell’associazione Non si tocca la Famiglia che ho l’onore di presiedere, nata nel 2014 in risposta alle emergenze dell’ideologia gender che cominciava a invadere le scuole italiane con questa eco proveniente proprio dagli Stati Uniti.

Proprio da lì è partita l’ondata che ha iniziato a travolgerci attraverso l’abuso di una comunicazione estremamente costruita sul rispetto verso le diversità, che secondo i fautori di questa propaganda passava attraverso la circolazione di testi, progetti e itinerari educativi ispirati all’ideologia gender da imporre ai bambini, per manipolare e plasmare il loro pensiero modificando pian piano la società dal di dentro , partendo dalla rieducazione dei più piccoli .

Come se fossimo un paese di aggressori del diverso.

Non abbiamo mai avuto giudizi nei confronti di persone con attrazione per lo stesso sesso, gli adulti in quanto tali sono liberi di sceglierei chi amare, come organizzare la propria vita, ma i bambini NO!…. Non volevano venissero coinvolti in alcun modo.

Non c’era un clima basato su presunte discriminazioni ovviamente condannabili, tuttavia pur esistendo casi rari, si è cercato di scovarle per gridare ogni volta l’allarme omofobia.

L’intento era costruire l’emergenza sulla violenza di genere, ma si è trattato proprio di un indottrinamento sistematico per delineare un falso quadro delle emergenze nazionali come quella omofobica, per cui la narrazione finale era l’emergenza umanitaria nella comunità lgbtqi con la parola magica sempre abbinata e chiamata “inclusione e diritti “.

Ad oggi in Italia nessuno gode dei diritti di questa super elitaria comunità lgbtqi.

In questi dieci anni è stato difficile spiegare sul piano culturale, antropologico e scientifico , la stortura contenuta dentro una propaganda studiata a tavolino sul corpo sbagliato,  la supremazia culturale della sinistra o presunta tale ha dettato legge , e impedito qualunque tipo di legittimo confronto e democratico rispetto per posizioni diverse da quelle che aveva assunto il trono dell’ egemonia politica delle lobby, capaci di incidere sul piano culturale ,finanziario mediatico,  economico, ….

Oggi siamo contenti non tanto di quella sfilata di miliardari accanto Trump, che ci suscita pure qualche interrogativo ansiogeno, ma siamo soddisfatti che abbia finalmente preso il potere una cultura che certamente se da una parte si rivelerà marcia per tante connivenze, farà però ” Tana libera tutti” esaltando la cultura della vita, della Libertà educativa dei genitori e ci sgancerà da quel laccio ideologico vischioso, da cui nessuno avrebbe voluto essere catturato.

Oggi per digerire il rospo della schiacciante elezione americana, le sinistre italiane hanno pensato bene di lanciare una planetaria polemica sul saluto di Elon Musk .

Non una parola sull’elezione, solo chiacchere su questa Europa che rischia di sgretolarsi, (noi speriamo vada in fumo del tutto) dall’agenda 2030 al green e altre amenità, infarcite di fuffa e aria fritta. 

Tutto ciò è per dirvi: Tana libera tutti!

Da oggi abbiamo amici che difenderanno la vita, la famiglia l’educazione dei genitori, oltre che i confini da invasioni incontrollate. 

Saremo dentro un’area consapevole della propria identità storica, culturale, religiosa e sociale.

Tana libera tutti sarà il nostro slogan per non dimenticare che qualcuno ci ha offerto la possibilità di non essere seppelliti sotto le macerie di questo oceano di non senso.

Roma, 22 gennaio 2025

                                           Giusy D’Amico